MacBook Pro 13 TouchBar 2017 con Kaby Lake

MacBook Pro 13 TouchBar 2017 con Kaby Lake

MacBook Pro 13 TouchBar 2017 con Kaby Lake

Nuovo modello che, per gli utenti Apple, significa invecchiare il precedente, fargli perdere valore. Significa anche tradire un po’ chi l’ha acquistato perché non ti aspetti il refresh dei Pro ogni 6 mesi. E poi la generazione SkyLake andava benissimo: costosa, sì, ma anche flessibile, piacevole, riuscita proprio nell’implementazione tecnica.

A conti fatti, ora che ho provato gran parte della concorrenza, credo di averla sottovalutata durante quell’autunno di recensioni. Capita, ed è un rischio che va corso quando devi dare un giudizio.

Per un verso o per l’altro nessun Ultrabook Windows è comparabile ai tre MacBook, proprio perché riescono a restare dei portatili unici – nel bene e nel male. Ci sono modelli più consigliabili (esempio: Dell XPS 15 ) e ci sono modelli più completi (HP Spectre x360).

Ma sono macchine diverse, per prestazioni, esperienza utente e tipo di hardware utilizzato. Come ho scritto alcuni giorni fa nella prova a quello che, per estetica, mi è piaciuto di più, viviamo un momento fantastico. Ci sono tanti laptop, tutti di qualità, spesso particolari e adatti a cose diverse. Nella fascia alta, finalmente, abbiamo scelta.

MacBook Pro 13 TouchBar 2017 con Kaby Lake

Fonte hdblog.it

MacBook Pro 13 TouchBar 2017 con Kaby Lake

Scheda tecnica MacBook Pro 13 TouchBar 2017

Schermo 13.3 pollici 2560 x 1600 px / 227 DPI APPA034
CPU Intel Core i5-7267U Dual Core a 3.1 – 3.5 GHz / TDP 28 watt
GPU Intel Iris Plus 650 a 300 – 1050 MHz / 48 EUs / 64 MB eDRAM
8 GB LPDDR3 2133 MHz (Max. 16 GB) / SSD PCI-E 4x 256-1000 GB
Wi-Fi ac / Bluetooth 4.2 / 3 microfoni / Cam 720p / Touch ID
4x Thunderbolt 3.0 / Jack cuffia 3.5 mm / Batteria 49.2 Wh
Dimensioni: 304 x 212 x 15 mm / Peso 1370 grammi / Alimentatore 61 watt
Comunque sia la notizia dei nuovi MacBook con Kaby Lake mi ha fatto credere in grandi migliorie progettuali. Mi ero detto che un aggiornamento così sarebbe stato giustificato, che Apple avrebbe deciso di farlo per motivi precisi, per il clock più alto della CPU e per la decodifica H.265 10-bit e VP9. Tutte cose che avrebbero migliorato una piattaforma già stabile e concettualmente simile (Kaby Lake è un affinamento di SkyLake), quindi facile da replicare sul nuovo. Non è così. Dopo tre settimane di prove con MacBook Pro 13 TouchBar 2017, ho pochi motivi per consigliare l’upgrade.

MacBook Pro 13 TouchBar 2017 con Kaby Lake

Chi ha guardato la video recensione prima di leggere questo testo, si è fatto un’idea precisa del perché non mi ha convinto. È una cosa che si può vedere in diversi modi ma, in breve, il nuovo MacBook Pro 13 TouchBar ha prestazioni migliori ma anche un consumo più alto, temperature più alte e un’autonomia più bassa.

Questo perché può consumare di più e quindi scaricare prima la batteria. C’è meno equilibrio, sopratutto quando la GPU viene messa sotto stress. Apple non ha vincolato la CPU i5-7267U sui 28 watt di TDP standard, ma ha permesso alla GPU Iris Plus 650 (stesse specifiche tecniche della vecchia 550) di richiedere al pacchetto totale un altro po’ di watt per il suo utilizzo.

Nello stress test Unigine Valley eseguito a modalità HD in loop, MacBook Pro 13 con Kaby Lake tiene la CPU Dual Core a 3.1 GHz e la GPU a 1050 MHz senza incertezze. Togliendo l’alimentatore di corrente è la CPU a cedere un po’ di watt per mantenere la scheda grafica ai massimi livelli.

Qui i sensori sui core arrivano anche a 100°C, ma la temperatura si stabilizza su 81°C una volta che le due ventole vanno a regime. Nello stress test Handbrake, con una conversione brutale e ripetuta di H.265, BT2020 e 4K, MacBook Pro 13 tiene la CPU Dual Core a 3.5 GHz quanto serve. È la frequenza Turbo del Core i5-7267U. Le temperature su core salgono fino a 90°C con le ventole che si stabilizzano sui 6000 rpm.

Nel primo scenario (CPU + GPU al 100%, ad esempio quello di un gioco o di un rendering con Final Cut Pro) il pacchetto hardware eroga 35 watt di massima; nel secondo scenario (CPU al 100% e grafica trascurabile) il pacchetto hardware ne eroga 27.

L’edizione 2016 non si comportava in questo modo: le frequenze CPU erano un po’ più basse, e la potenza massima superava solo per pochi istanti i 30 watt anche quando la GPU veniva sfruttata. È una differenza importante che modifica autonomia e prestazioni. Ecco i benchmark e qualche dato comparativo in più.

MacBook Pro 13 TouchBar 2017 con Kaby Lake

  • MacBook Pro 13 TouchBar 2017 pregi e difetti
  • PRO Le migliori prestazioni che si possono avere da questo hardware.
    Mai in throttling, mantiene le frequenze massime quanto serve.
    Componenti top: touchbar, touchid, touchpad, SSD e impianto audio sono i migliori del mercato laptop.
    Usa il display più adatto a lavori grafici professionali, nonché il più luminoso.
  • Contro Temperature su tastiera più alte del previsto.
    Autonomia più bassa del modello precedente quando si usa la GPU.
    Prezzo alto: si rivaluta l’edizione 2016 ricondizionata.

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