Intelligenza artificiale e assistenti vocali

Intelligenza artificiale e assistenti vocali cambieranno gli smartphone
Con l’acquisizione di Viv Labs da parte di Samsung
la corsa all’assistente vocale da smartphone
più intelligente può ufficialmente partire.
La prossima generazione di telefoni disporrà di aiutanti virtuali
più abili e dal tocco più umano, grazie all’aiuto degli sviluppatori
esterni che potranno sfruttarne le capacità con le loro app
ma soprattutto grazie al supporto del machine learning
nel campo del riconoscimento vocale, della conversazione
e dell’individuazione delle abitudini e delle preferenze dell’utente.
Tuttavia, La piattaforma di Kittlaus e Cheyer si annuncia
come la più promettente di tutte a giudicare dalle dimostrazioni viste
sembra possa rispondere a quesiti complessi e scriversi in autonomia
le porzioni di codice necessarie a portare a termine i compiti assegnategli
come tutte le intelligenze artificiali però, perché diventi veramente intelligente
ha bisogno di dati, ovvero di essere utilizzata da più persone possibile.
Intelligenza artificiale e assistenti vocali cambieranno gli smartphone
Con 500 milioni di dispositivi venduti ogni anno il gruppo coreano Samsung non solo ha la
possibilità di diffondere Viv su una enorme quantità di telefoni, ma ha anche un vantaggio
assoluto nel campo degli elettrodomestici e in quello dell’Internet delle Cose.
Perché questa visione si realizzi occorrerà del tempo, ma i primi frutti dell’acquisizione
potrebbero mostrarsi già sul prossimo smartphone di punta del produttore
per poi arrivare sugli altri gadget e prodotti.
Apple
La casa di Cupertino è stata la prima sul mercato con un assistente vocale di successo
con iOS Siri di Apple un vantaggio competitivo sulla concorrenza In iOS 10
(già installato su più della metà degli iPhone e iPad in uso, su milioni di dispositivi)
le app possono interfacciarsi con Siri e farle compiere azioni come chiamare Uber
o iniziare una sessione di allenamento su Strava.
Queste evoluzioni renderanno più utili le app incrementando al contempo il flusso
di informazioni del quale l’assistente vocale potrà disporre per affinarsi
certo c’è che Apple è già attiva nel machine learning, un ambito dal quale gli algoritmi
di Siri e il riconoscimento facciale utilizzato negli album di iOS e negli algoritmi
di sfocatura della doppia fotocamera di iPhone 7 ne è un esempio
e Tuplejump è solo l’ultima di una serie di società dedite a questo settore e acquistate
negli ultimi mesi da Tim Cook.
Intelligenza artificiale e assistenti vocali cambieranno gli smartphone
Il gigante dei motori di ricerca è stato il primo a uscire allo scoperto con una sorta di
assistente digitale evoluto Google Assistant che non si può chiamare intelligenza
artificiale, Il suo funzionamento fa leva su diverse componenti
come il già efficiente motore di ricerca della società, l’esperienza acquisita dalla
piattaforma di assistenza vocale OK Google, la ricerca proattiva di Google Now
algoritmi che interpretano al meglio il linguaggio naturale e tracciano un profilo
dell’utente, e perfino un pizzico di personalità fornita da sceneggiatori e autori
assunti ad hoc dalla società.
la casa di Moutain View, Assistant per il momento arriverà solo sugli smartphone Pixel
e sull’altoparlante casalingo Google Home due prodotti innovativi ma dei quali non
saranno probabilmente venduti milioni e milioni di unità.
Quando Google deciderà di portare Assistant su altri gadget Android o di proporlo
in modo più insistente agli utenti dei suoi servizi le cose cambieranno.