Samsung PM1743 SSD PCI Express 5.0 super veloce

Samsung PM1743 SSD PCI Express 5.0 super veloce

Samsung PM1743 SSD PCI Express 5.0 super veloce

capace di esprimere un velocità doppia rispetto al velocissimo

drive a stato solido di PS5: ben 13,7 GB/s.

Tuttavia è Caratterizzato da una velocità pari a 5,5 GB/s

l’SSD di PS5 è stato finora preso come riferimento e può migliore

ulteriormente le proprie prestazioni grazie a tutta un serie di sofisticati

sistemi di compressione, ma con la nuova generazione di SSD

anch’esso verrà inevitabilmente superato.

 

Pertanto, In questo caso Intel ha organizzato una presentazione utilizzando

un PC equipaggiato con il nuovo processore Core i9-12900K e appunto con il Samsung

PM1743, andando poi a mostrare il risultato dei test, che hanno fatto segnare

come detto oltre 13 GB/s.

Samsung PM1743 SSD PCI Express 5.0 super veloce

Fonte

Samsung PM1743 SSD PCI Express 5.0 super veloce

 

In altre parole, L’unità Samsung SSD PM1743 sarà inizialmente rivolta ai server aziendali e

in particolare verrà proposta per l’uso in ambito data center.

 

Stando a quanto trapelato, la tecnologia dovrebbe comunque raggiungere abbastanza

velocemente anche i consumatori (nel giro di un anno al massimo) e offrire così un

eccellente supporto per gestire ad esempio operazioni di editing video a risoluzione 16K.

 

Ci si aspetta che Samsung PM1743 sia il primo SSD PCIe 5.0 con supporto per la doppia

porta: in questo modo è garantito il funzionamento del server in caso di problemi.

Il funzionamento dell’unità è assicurato da un controller proprietario sviluppato

in collaborazione con Intel.

 

Samsung sta attualmente testando l’SSD PM1743 con la collaborazione di clienti

selezionati e intende iniziare la produzione di massa nel primo trimestre 2022.

 

In conclusione, si trapela in rete che Già si lavora sull’approvazione del successivo

standard, PCIe 6.0, che permetterà di raggiungere fino a 256 GB/s su 16 corsie

raddoppiando ancora le specifiche di quinta generazione.

 

Velocità così elevate potrebbero non essere giustificate per i sistemi desktop, almeno nel

contesto attuale, ma in ottica futura le cose potrebbero cambiare radicalmente.

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