Spiare i propri contatti su Whatsapp con app Chatwatch

Spiare i propri contatti su Whatsapp con app Chatwatch
Chi si affida a Whatsapp per chattare con familiari e amici, è importante che sappia che il servizio permette ai propri contatti di sapere quando si è disponibili a chattare o se si sono letti i messaggi altrui.
Una nuova app iOS chiamata Chatwatch fa anche di più: usa le informazioni di Whatsapp per tracciare le attività dei propri amici e fare previsioni su argomenti come l’orario in cui vanno a letto o con chi hanno maggiori probabilità di parlare.
Attualmente gli utenti su Whatsapp, la piattaforma messaggistica cifrata end-to-end, hano già accesso a informazioni riguardo gli altri utenti, come la disponibilità a chattare o l’aver ricevuto e letto i messaggi,
Chatwatch utilizza queste informazioni per creare dei modelli di attività e previsioni.
Chatwatch utilizza la funzione di stato online/offline pubblica, per permettere agli altri utenti di sapere quanto spesso i loro amici controllano l’app e una stima dell’orario in cui andranno a dormire ogni giorno;
può anche confrontare e incrociare i dati di due contatti scelti appositamente e indovinare se si sono parlati.
Spiare i propri contatti su Whatsapp con app Chatwatch
Forse non c’è bisogno di fornire questo ulteriore tipo di munizioni agli utenti.
C’è chi preferisce mantenere un profilo più basso , in modo da poter parlare e rispondere coi propri tempi e alle proprie condizioni, quindi è piuttosto allarmante sapere che i propri contatti possano tenere traccia delle proprie attività in questa maniera.
Spiare i propri contatti su Whatsapp con app Chatwatch
La società però annuncia che non c’è molto da fare al riguardo: anche disattivando la funzione ultima visita nelle impostazioni del proprio account, sarà comunque possibile tracciare la propria attività su Whatsapp.
Attualmente l’app è in fase di test e non si sono ancora visti particolari risultati, poiché per avere i primi riscontri bisogna attendere almeno le prime 24 ore in modo da generare dati rilevanti.
La prima funzione, quella che rivela quanto spesso i propri contatti controllino Whatsapp, sembra già più plausibile, poiché è possibile scoprire se un utente sia online o meno semplicemente avviando una conversazione, senza il bisogno di una vera e propria interazione.
Quindi è possibile che il sistema di Chatwatch stia automatizzando questo processo di verifica degli utenti, immagazzinando i dati e creando dati consultabili.
Naturalmente sarebbe plausibile che Whatsapp permettesse di disattivare questa funzione in modo da poter mantenere almeno una parvenza di privacy.
Per ora la speranza è che i propri contatti siano troppo avari per sborsare la quota minima di 2$ a settimana, cifra che permette di spiare due numeri a scelta per sette giorni appunto.