Dark Pattern: Strumenti Dannosi sui Siti Web

Dark Pattern: Strumenti Dannosi sui Siti Web

Dark Pattern: Strumenti Dannosi sui Siti Web

in inglese, significa percorso oscuro, modello oscuro

schema oscuro ed è un’espressione che abbiamo sentito

spesso correlata al loro utilizzo sui siti web.

Un Dark pattern potrebbe definirsi come una scelta di design

dell’interfaccia di un sito web progettata in maniera volutamente

e consapevolmente ingannevole

 

con lo scopo di spingere l’utente di quel sito a compiere un’azione che altrimenti non

avrebbe compiuto o viceversa a non compiere azioni che vorrebbe intraprendere

ma che sono sfavorevoli per il titolare di quello stesso sito.

 

In altre parole, Dark Pattern si intuisce, di trucchi di manipolazione psicologica, che

sfruttano le debolezze ed i comportamenti umani, e che si fondano su studi

di scienza comportamentale e cognitiva.

 

Si parla di Dark Pattern, quando l’utente si trova davanti a un crescente numero di

richieste, informazioni o opzioni che hanno lo scopo di spingerlo a condividere più

informazioni personali possibile, anche contro la volontà del diretto interessato.

Dark Pattern: Strumenti Dannosi sui Siti Web

Fonte

Dark Pattern: Strumenti Dannosi sui Siti Web

 

In altre parole, Quando l’interfaccia di un sito viene realizzata in modo che gli utenti non

siano in grado di riflettere sugli aspetti legati alla protezione dei dati personali.

 

Oppure nel caso in cui le decisioni delle persone siano influenzate facendo leva

sulle emozioni o sulle sollecitazioni visive del sito stesso

 

Dark Pattern: Strumenti Dannosi sui Siti Web

Tuttavia, è definito Dark Pattern quando un’interfaccia di un sito è progettata per

nascondere informazioni e strumenti per il controllo della propria privacy.

 

In conclusione, Sono considerati modelli di progettazione ingannevoli tutti quei casi in cui

gli utenti non possano apprendere informazioni sull’utilizzo dei dati personali.

 

Inoltre, quando si acconsente al trattamento delle informazioni personali tramite

interfacce poco chiare che non permettono di capire le finalità ultime del sito

o del fornitore di servizi web

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