WhatsApp a pagamento la nuova bufala scoperta dalla Polizia
WhatsApp a pagamento la nuova bufala scoperta dalla Polizia
Non c’è mai pace, per gli utenti WhatsApp.
Data la grande diffusione dell’app di messaggistica
di proprietà di Facebook, hacker e cybercriminali vari
sono soliti sfruttare i suoi canali per tentativi
di truffa WhatsApp di ogni genere.
Tuttavia, Le più “gettonate”, però, sono quelle phishing con le quali i truffatori digitali
provano a rubare dati di ignari utenti.
Inoltre, L’ultima minaccia in tale senso è stata scoperta dalla Polizia di Stato che, tramite il
suo profilo Facebook ufficiale (Commissariato di PS online), mette in guardia i vari
milioni di utenti italiani.
Pertanto, ora ha iniziato a circolare l’ennesimo messaggio-bufala su WhatsApp
la piattaforma di messaggistica istantanea sarebbe diventata a pagamento e gli utenti
avrebbero dovuto agire in un massimo di 24 ore, onde evitare di perdere il proprio
profilo e, con esso, tutte le chat.
WhatsApp a pagamento la nuova bufala scoperta dalla Polizia
In altre parole, Quella di WhatsApp a pagamento è, probabilmente, la bufala più longeva
a circolare sulla piattaforma ideata da Jan Koum.
Il falso messaggio con un’ipotetica sottoscrizione da rinnovare, infatti, circola
periodicamente tra gli utenti italiani e molti, temendo di dover pagare per inviare
messaggi di testo, note vocali e immagini, premono sui link presenti nelle chat.
Tuttavia, Si tratta dell’errore peggiore che si possa commettere, dal momento che si
rischia di regalare dati preziosi come le credenziali di accesso alla posta elettronica o
informazioni di carattere personale a criminali sconosciuti.
Inoltre, Per evitare di cadere nella truffa WhatsApp, basta ricordare che la piattaforma di
messaggistica istantanea non sarà mai (più) a pagamento.
In conclusione, come è emerso nel corso dell’ultima conferenza Facebook dedicata agli
sviluppatori, potrebbe darsi che venga inserita della pubblicità tra le chat, così che si
riescano a coprire i costi di gestione della piattaforma.