Zoom introduce autenticazione a due Fattori

Zoom introduce autenticazione a due Fattori (2FA)

Zoom introduce autenticazione a due Fattori (2FA)

Zoom punta sulla sicurezza, l’app delle videochiamate

che nel recente passato era su tutti i media

per problemi legati alla privacy degli utenti.

Pertanto, dopo l’estensione della crittografia end-to-end a tutti gli utenti

anche quelli gratuiti, Zoom ha annunciato il supporto

autenticazione a due fattori (2FA)

In altre parole, L’autenticazione a due fattori 2FA richiede

l’inserimento prima della propria ID con password associata

poi di un codice di verifica ricevuto via SMS (o chiamata)

o tramite app di autenticazione che supporta il protocollo TOTP

come ad esempio Google Authenticator o Microsoft Authenticator.

Zoom introduce autenticazione a due Fattori (2FA)

Fonte

Zoom introduce autenticazione a due Fattori (2FA)

In altre parole, se non sai come fare per abilitare l’autenticazione a due fattori

su Zoom basta seguire i seguenti passaggi:

  • Accedere alla Dashboard di Zoom
  • Nel menu di navigazione, fare clic su Avanzate > Sicurezza
  • Abilitare l’opzione Accedi con autenticazione a due fattori
  • Selezionare una delle opzioni disponibili per abilitare la 2FA
  • Cliccare su Salva

 

L’autenticazione a due fattori (2FA) migliorata di Zoom rende più facile per gli

amministratori e le organizzazioni proteggere i propri utenti e prevenire

violazioni della sicurezza direttamente dalla nostra piattaforma.

 

Tuttavia, L’autenticazione a due fattori identifica gli utenti online richiedendo

loro di presentare due o più elementi di prova, o credenziali

che autenticano la loro proprietà dell’account

 

ad esempio qualcosa che l’utente conosce (una password o un pin)

qualcosa che l’utente possiede (una smart carta o dispositivo mobile)

o qualcosa che l’utente possiede (impronte digitali, voce).

 

Zoom introduce (2FA)

Inoltre, In caso di smarrimento del dispositivo mobile, allora Zoom permetterà

agli utenti di recuperare il codice via mail per accedere all’account.

 

Pertanto, nonostante questi provvedimenti, necessari per rendere l’app Zoom più sicura

la compagnia avrebbe iniziato ad agosto a dire addio alla Cina per concentrarsi sulle loro

attività negli Stati Uniti ed evitare ban o sanzioni frutto delle crescenti tensioni

tra il paese asiatico e gli USA.

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