DJI Phantom 4 Advanced recensione e caratteristiche completa

DJI Phantom 4 Advanced recensione e caratteristiche completa
Sebbene il DJI Mavic Pro rimanga per me il miglior drone
in circolazione, nelle ultime settimane ho provato il nuovissimo
Phantom 4 Advanced, l’ultimo modello realizzato dalla DJI
e un quadricottero che va a posizionarsi in una fascia alta
e a metà tra il modello Phantom 4 e il Phantom 4 Pro.
Tuttavia, Si tratta di un prodotto diverso rispetto al Mavic Pro
non solo perchè offre una telecamera migliore
ma perchè le sue dimensioni prevedono un’utilizzo totalmente diverso.
Scopriamolo nella recensione.
In altre parole, DJI ha commercializzato il primo drone
della serie Phantom e, sebbene i miglioramenti siano stati fatti a livello estetico e
dimensionale poco o nulla è realmente cambiato.
Tuttavia, Tutti i Phantom hanno infatti praticamente lo stesso chassis che si è evoluto con
tempo ammorbidendo le forme e riorganizzando alcuni elementi sulle ali con i vari
step tecnologici avvenuti.
Tuttavia, Il cambiamento più significativo si trova nella parte inferiore del drone
sulla pancia, dove DJI ha cambiato praticamente tutto dal primo Phantom
all’attuale modello. Nuovo Gimbal, nuova disposizione degli elementi
nuovi sensori e soluzioni tecniche.
Inoltre, il design della serie Phantom è ancora gradevole semplicemente perchè è tra i
pochissimi Droni disponibili sul mercato di fascia alta pur rimanendo consumer
il progetto iniziale del Phantom è riuscito molto bene
visto che a distanza di tempo il concept generale non è cambiato.
DJI Phantom 4 Advanced recensione e caratteristiche completa
Sul nuovo Advanced, che non è il miglior drone dell’azienda
DJI ha scelto di utilizzare la stessa fotocamera
e lo stesso Gimbal del modello Pro, inserendo però meno sensori.
Tuttavia, Il risultato è un prodotto eccezionale, versatile con una qualità video
impressionante e con registrazione in 4K a 50fps perfetta e con una stabilizzazione quasi
incredibile che però ha un prezzo estremamente vicino al modello Pro.
DJI Phantom 4 Advanced recensione e caratteristiche completa
Tuttavia, questo elemento è il “problema” principale di Advanced:
risparmiare 150€ su 1500€ (quindi il 10%)
e rinunciare ai sensori posteriori del Pro, non ha una reale giustificazione.
Tralasciando la portabilità, che non è certamente della linea Phantom
il nuovo advanced ha una qualità video veramente stupefacente.
Nei mesi scorsi ho provato anche il modello Pro che, purtroppo
non ho potuto recensire per una serie sfortunata di eventi
e malfunzionamenti del telecomando del modello test.
Questo Advanced ha lo stesso sistema di stabilizzazione
e ottica del Pro e i risultati sono più che evidenti
riprese incredibilmente stabilizzate qualità video eccezionale in 4k a 50fps
adattamento alla luminosità, messa a fuoco, bilanciamento cromatico
e gestione del gimbal praticamente perfette regolazioni automatiche in grado di
ottimizzare la ripresa possibilità di fare live stream
(che purtroppo non mi hanno convindo per fluidità e la rete 4G)
Come potete vedere dai video, scalati a 1080p ma registrati in 4K
le riprese sono veramente eccellenti.
Purtroppo abbiamo potuto pubblicare solo una serie di video demo e non tutto il registrato
per motivi legali e di privacy ma con questo Phantom 4 Advanced si riescono a fare riprese
di livello cinematografico senza particolari sforzi.
DJI Phantom 4 Advanced recensione e caratteristiche completa
Dimensioni maggiori, peso importante e corpo generoso
non solo necessariamente uno svantaggio.
Questo lo si capisce subito nel momento in cui le condizioni climatiche
non sono proprio perfette e quando il vento inizia ad essere sostenuto.
Rispetto al Mavic Pro infatti, la stabilità è nettamente superiore.
Inoltre, il Phantom 4 Advanced riesce a rimanere praticamente immobile
con vento leggero
e in condizioni limite, ovvero con vento molto sostenuto e indicazione
di “evitare il volo per troppo vento”
si ha un controllo comunque ottimo riuscendo a volare in “sicurezza”
con uno movimento laterale e verticale contenuto entro 1/2mq2.
Grazie ai quattro motori più potenti del Mavic Pro
il drone non solo arriva in modalità sport a 70KM/h
con un controllo comunque eccellente
in questo caso l’inerzia impedisce di fermare il drone in uno spazio
limitato e dovrete avere 5 metri di spazio per uno stop completo
ma riesce a volare contro vento ad una velocità molto sostenuta garantendo
un rientro al punto di partenza o un’atterraggio sicuro anche in situazioni di emergenza.
Il Gimbal poi fa il resto e anche se il P4A sembra completamente inclinato
la ripresa sarà comunque stabile e davvero eccellente
(guardate il demo con il surfista dove il drone era esposto ad un vento sostenuto).
Inoltre, L’unico appunto è che alla massima velocità il drone
si inclina molto e potreste vedere le eliche inquadrate in partenza
o in arresto durante la ripresa (negli angoli laterali eliminabili con leggero editing/crop).
Per quanto riguarda l’autonomia siamo sempre al “solito punto”.
25 minuti di volo reale, quasi 30 se proprio volete tenerlo in aria fino all’atterraggio forzato
ma con gli ultimi 5 minuti dove tutto suona e il drone tenta in ogni modo di atterrare
e quindi diventa difficile utilizzarlo per riprese professionali e tranquille.
Due batteria non solo consigliate ma assolutamente necessarie visto
che solo per iniziare a prendere familiarità con tutte le funzionalità
del software dovrete dare almeno una 10ina di voli se non avete mai usato un Phantom.