Project Starline: il Futuro delle Videochiamate e il 3D

Project Starline: il futuro delle videochiamate e il 3D

Project Starline: il Futuro delle Videochiamate e il 3D

Grazie a uno speciale algoritmo associato a

l’intelligenza Artificiale l’immagine bidimensionale

dell’interlocutore viene dotata di profondità

trasformando quella che sarebbe un’immagine piatta

in una convincente illusione di presenza.

 

Lo schermo è ancora un prototipo presente solo in alcuni uffici di Google ma in futuro

potrebbe diventare il nuovo standard per le videochiamate 3D

 

In altre parole, Google ha precisato che Project Starline è il frutto di un lavoro durato

diversi anni, indispensabili per poter mettere a punto un sistema completo

come quanto mostrato nella presentazione.

Project Starline: il Futuro delle Videochiamate e il 3D

FonteProject Starline: il futuro delle videochiamate e il 3D

 

Tuttavia, Clay Bavor, Vicepresidente dell’area dedicata alla realtà virtuale e aumentata

di Google  ha descritto Project Starline in maniera simile a uno specchio

una particolare finestra magica, attraverso la quale interagire con un’altra persona

a dimensioni reali e, soprattutto, in forma tridimensionale.

 

In altre parole, vista la necessità di una strumentazione particolarmente complessa

Project Starline viene utilizzato esclusivamente in pochi uffici dell’azienda.

 

I progetti di Mountain View, però, prevedono di ampliare nel futuro prossimo l’attuale

ventaglio di utenti, rendendo il pacchetto disponibile a un numero sempre più ampio

di utilizzatori a partire dalle sperimentazioni di tipo business già durante il 2023.

 

Inoltre, L’azienda Al MIT, hanno utilizzato il deep learning per creare rendering olografici

in tempo reale su scala ridotta, in un rapporto di ricerca di mercato del 2020 prevedeva

il mercato dell’olografia digitale dovrebbe raggiungere $ 5,4 miliardi nel 2024.

 

In conclusione, Sfruttando i canali utilizzati per le chat video, come Google Meet

Zoom o altri programmi similari, Project Starline è in grado di proiettare l’immagine

dell’utente su uno schermo, replicandola secondo le vere misure del soggetto.

 

Per fare ciò, Big G si è impegnata in modo specifico su determinati aspetti di stampo

tecnico, quali visione artificiale, machine learning, audio spaziale e una compressione

dei dati avanzata in tempo reale.

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